Per ampliamento rete vendita ricerchiamo Agenti mono e pluri mandatari

dome ricerca agenti di vendita

Offriamo l’opportunità di entrare a far parte di una realtà giovane e attenta ai cambiamenti del mercato ed alle nuove tecnologie

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Il ruolo

L’agente entrerà a far parte della Rete Vendita business e privati con le seguenti responsabilità:

  • Sviluppo commerciale attraverso ricerca autonoma e follow-up di nuovi contatti
  • Consulenza verso il cliente rispetto ai prodotti di sicurezza più adatti alle necessità
  • Gestione della clientela esistente con obiettivo di fidelizzazione, risoluzione proattiva di eventuali problematiche, crescita organica
  • Monitoraggio del mercato e della concorrenza

Il candidato ideale avrà

  • Diploma o laurea / residenza in Friuli Venezia Giulia o Veneto Orientale/ Patente B
  • Forti competenze comunicative e relazionali, commerciali e di negoziazione
  • Attitudine al lavoro indipendente e alla programmazione autonoma
  • Orientamento all’obiettivo
  • Personalità vivace, estroversa e curiosa
  • Preferibile ma non necessaria esperienza pregressa in ambito vendite e sviluppo commerciale
 

Offriamo 

  • Contratto agente di vendita con Partita IVA e Inquadramento Enasarco
  • Formazione specifica di settore e aggiornamento continuo per raggiungere la qualifica di Specialista della Sicurezza
  • Trattamento economico, assolutamente competitivo

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Bonus fiscale 50% per i sistemi di sicurezza

Bonus fiscale 50%

Bonus fiscale del 50% sui sistemi di sicurezza

Prorogato a tutto il 2018 il bonus fiscale del 36% per le ristrutturazioni edilizie e i sistemi di sicurezza grazie alla legge di stabilità 2018 (legge n. 205/2017 – art. 1 comma 3 lett. b) fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare

Inoltre per le spese sostenute a partire dal 26 giugno 2012 e fino al 31 dicembre 2019 è possibile usufruire del bonus fiscale de 50% e con un limite massimo di spesa raddoppiato rispetto al normale di 96.000 euro.

Il bonus fiscale viene erogato sotto forma di detrazione fiscale Irpef per gli interventi di ristrutturazione nelle abitazioni o nelle parti comuni negli edifici residenziali.

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Oggetto di contributo:

Il bonus fiscale de 50%, oltre all’edilizia prevede l’accesso anche ai lavori di messa in sicurezza delle unità immobiliari tra cui:

  • quelli relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. Per “atti illeciti” si intendono quelli penalmente illeciti (per esempio, furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti). In questi casi, la detrazione è applicabile unicamente alle spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili. Non rientra nell’agevolazione, per esempio, il contratto stipulato con un istituto di vigilanza

Tra le spese ammissibili ai fini del bonus fiscale, oltre a quelle necessarie per l’esecuzione dei lavori, è possibile considerare anche:

  • le spese per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse
  • le spese per prestazioni professionali comunque richieste dal tipo di intervento
  • le spese per la messa in regola degli edifici ai sensi del DM 37/2008 – ex legge 46/90 (impianti elettrici) e delle norme Unicig per gli impianti a metano (legge 1083/71)
  • le spese per l’acquisto dei materiali
  • il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti
  • le spese per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi
  • l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunzie di inizio lavori
  • gli oneri di urbanizzazione
  • gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi nonché agli adempimenti stabiliti dal regolamento di attuazione degli interventi agevolati (decreto n. 41 del 18 febbraio 1998).

Sono ammessi al bonus fiscale del 50% anche gli interventi di manutenzione ordinaria ma solo quando riguardano le parti comuni e la detrazione spetta ad ogni condomino in base alla quota millesimale.

Link utili

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Sicurezza: dalla Regione Fvg 33 milioni di euro nel triennio

Contributi FVG installazione allarmi

Contributi per la sicurezza a privati e attività professionali

Contributi per impianti d’allarme, videosorveglianza e porte blindate

Approvato in via preliminare dalla Giunta regionale il regolamento per l’assegnazione agli enti locali di 3,5 milioni di euro destinati al sostegno degli interventi d’installazione di sistemi di sicurezza da parte dei privati.

Contributi anche per attività professionali

L’atto, presentato dall’assessore alle Autonomie Locali e Sicurezza, Pierpaolo Roberti, prevede fondi che la Regione destinerà agli enti locali, che a sua volta erogheranno dai privati, attraverso uno specifico bando, contributi per l’acquisto, l’installazione, il potenziamento, l’ampliamento e l’attivazione di sistemi di sicurezza (tra cui impianti di videosorveglianza e porte blindate). “La novità di questo provvedimento – spiega Roberti – è che i contributi potranno essere concessi per l’installazione degli impianti non solo nelle abitazioni o nelle parti comuni dei condomini, ma anche negli immobili adibiti ad attività professionali, produttive, commerciali o industriali, nei luoghi di culto e negli edifici scolastici e negli impianti sportivi privati. Tali contributi potranno essere richiesti anche per le spese già sostenute,
purché queste siano state effettuate nell’anno di riferimento del bando”.

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I fondi

L’azione si inserisce all’interno del “pacchetto sicurezza” varato dalla Regione: “Nel programma annuale del 2019 – prosegue l’assessore – sono stati messi a disposizione 4,4 milioni di euro, 3,9 dei quali a favore degli Enti locali dotati di un corpo di Polizia locale,
e 500mila euro per la realizzazione di progetti a tutela della popolazione. Risorse alle quali si aggiungono 3,5 milioni di euro del Fondo sicurezza per i Comuni e 6,5 milioni di euro in tre anni derivanti dalle concertazioni definite nella legge di Stabilità e 600mila euro per i Comuni capoluogo a supporto delle attività avviate con gli istituti di vigilanza privata”. “Vengono, quindi, messi a disposizione degli enti locali finanziamenti regionali, calcolati secondo un criterio che prevede una quota fissa di e una quota variabile – illustra Roberti – in funzione del numero di abitanti, per aumentare il livello di sicurezza territoriale, con l’acquisto e l’installazione di nuovi impianti di videosorveglianza e di lettura targhe, oppure la manutenzione e il miglioramento di quelli esistenti”.

 

Oggetto di contributo:

I sistemi di sicurezza ammessi a contributo sono i sistemi antifurto, antirapina, antintrusione e i sistemi di videosorveglianza.

Rientrano tra gli interventi:

a) installazione di fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati, impianti di videocitofonia, apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline, sistemi di allarme, rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;

b) acquisto e posa di porte e persiane blindate o rinforzate, saracinesche e tapparelle metalliche con bloccaggi, porte e finestre con vetri antisfondamento, grate e inferriate, supporti o finestre, serrature antieffrazione e spioncini su porte.

 

  • La spesa massima ammissibile è pari a € 3.000,00 (iva inclusa)
  • non sono finanziabili interventi per spese inferiori a € 1.500,00 (iva inclusa)
  • Il contributo massimo concedibile è pari al 50% della spesa sostenuta
  • quindi non può essere superiore a € 1.500,00 (iva inclusa) e inferiore a € 750,00 (iva inclusa)
 

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